Ben 26 milioni di italiani hanno votato sì al referendum per una gestione pubblica di acqua e rifiuti.
Paghiamo la tariffa più cara d’Italia ad otto gestori, per circa il 40% di proprietà di società private, che ogni anno fanno circa 70 milioni di utili e investono circa 100 milioni in meno del necessario per garantire una rete efficiente, fognatura e depurazione a tutti.
Con la nostra proposta di legge M5S vogliamo rispettare finalmente quella volontà popolare e ottenere una nuova governance pubblica e partecipata, la tutela delle fasce deboli oggi sottoposte ai distacchi per morosità incolpevole, il minimo vitale di 50 litri d’acqua gratuito per i cittadini e la sostenibilità della risorsa idrica.
Per la Toscana abbiamo una rete idrica con il 37,4% di perdite, il 14% delle famiglie residenti non sono servite da fognatura e il 22% non ha servizio di depurazione.
La risorsa idrica va trattata rispettando la normativa europea e nazionale, oltre che il buon senso: l’acqua deve andare prima per fini umani e igienico sanitari e solo dopo, se avanza, per industria e agricoltura.