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Si è concluso oggi il ciclo di incontri con Elisa Giovannelli e Antonio Benussi, candidati 5 stelle alle regionali per il collegio di Massa Carrara, il presidente del M5S Toscana della X Legislatura Giacomo Giannarelli con il mondo delle imprese e del lavoro, in particolare Agepark, Ance e CNA.

L’incontro con i Campeggiatori di Massa Carrara, imprenditori del turismo, ha sottolineato l’importanza della tutela dell’ambiente come leva per il rilancio economico.Sono stati diversi i temi trattati: dall’erosione costiera, al ripascimento del secondo lotto da Ronchi a Marina di Carrara, dagli eterni divieti di balneazione per la cattiva depurazione delle acque reflue, al tema degli onerosi costi della TARI derivanti da una poco lungimirante pianificazione regionale dei rifiuti.

‘’La tutela dell’ambiente è una priorità anche in termini di sviluppo economico. Avere un mare pulito e una costa in sicurezza non è solo una questione ambientale ma anche un elemento per garantire benessere e lavoro a tutti gli Apuani’’ ha dichiarato Elisa Giovannelli, capolista M5S nel collegio di Massa Carrara.L’incontro con ANCE si è concentrato sul tema del decreto rilancio e sul Superbonus del 110% una vera ‘’rivoluzione’’ che rilancerà tutto il settore dell’edilizia sostenibile e delle costruzioni. ‘’Abbiamo raccolto apprezzamento per il decreto rilancio per il superbonus del 110%. Finalmente governo, imprese e banche sono pronte per la trasformazione green delle nostre case. Sono un perito tecnico del settore e confermo la grande richiesta da parte dei cittadini di interventi che vanno in questa direzione, un vero intervento che porterà risparmio energetico e nelle bollette dei cittadini e nuovi posti di lavoro’’ Ha dichiarato Antonio Benussi candidato M5S nel collegio di Massa Carrara.L’incontro con CNA, con la presenza dell’assessore alle attività produttive di Carrara, Andrea Raggi, ha focalizzato l’attenzione sulla necessità di una riduzione della burocrazia e sul sostegno al distretto nautico e al Travel Lift che per la prima volta nella storia è stato previsto e inserito in tutti gli atti di pianificazione dell’amministrazione pentastellata del Comune di Carrara. Maggiori spazi per la nautica per creare posti di lavoro.”Lascio una grande eredità politica, fatta di atti, proposte, azioni, chilometri e non di vuote promesse elettorali. La più grande soddisfazione è essere stato il consigliere regionale che ha fatto più atti di tutto il consiglio e di vedere riconosciuto questo duro lavoro dai miei concittadini e dal mondo delle imprese. La trasformazione politica e sociale è stata avviata, ora abbiamo bisogno di eleggere Apuani in consiglio regionale affinché la nostra terra sia rappresentata e non sia dimenticata dai Fiorentini che governano la regione.’’ ha concluso Giacomo Giannarelli Presidente M5S X Legislatura.

Carrara – Dopo gli impegni presi dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e l’assordante silenzio dei candidati del Pd alle regionali sulla questione Imm, il presidente del Movimento 5 Stelle Toscana della X legislatura, Giacomo Giannarelli, lancia un grido di allarme: «Impegni disattesi. Il tempo passa e il futuro di Imm diventa sempre più drammaticamente incerto. È arrivato il momento di dire basta. Il Pd, in piena campagna elettorale, sta facendo solo melina per rinviare la questione al dopo elezioni. Ma il tempo è prezioso e adesso è il momento di lavorare seriamente per salvaguardare questa azienda e i suoi lavoratori».

Giannarelli ricorda che le politiche regionali hanno causato «gravi difficoltà all’azienda. Non possiamo dimenticare che dal 2017 a oggi, la Toscana ha versato tutti gli anni 400mila euro per finanziare un evento dedicato alla nautica che si tiene a Viareggio e che è in aperta concorrenza con Seatec, uno dei principali appuntamenti nel cartellone di
Imm, che ne ha ovviamente risentito in modo negativo». Il consigliere regionale, che ha partecipato al tavolo dedicato tenutosi in Provincia a inizio agosto ricorda: «Rossi si è presentato come il salvatore della patria, proponendo una ricetta magica che però non è arrivata. Per il 20 agosto aveva promesso tanti soldi e un nuovo amministratore ma i fatti lo hanno smentito. Nel frattempo il suo aspirante successore, Eugenio Giani e i candidati del Pd non osano nemmeno affrontare il tema delle condizioni in cui versa l’azienda di cui il loro partito esprime i 2/3 del Cda».

Giannarelli rivendica il lavoro svolto dall’amministrazione del sindaco De Pasquale: «Il vicesindaco, titolare della delega alle Partecipate, ha sempre dimostrato atteggiamento di grande responsabilità, confrontandosi in modo costruttivo con l’amministrazione regionale e collaborando alle richieste che arrivavano sulla modifica dello Statuto e la stipula dei patti parasociali. In tempi davvero non sospetti, il sindaco aveva già posto la questione a Rossi mentre il vicesindaco aveva proposto di far uscire Imm dallo stallo in cui si trova procedendo alla nomina di una nuova governance con una serie di solleciti rimasti del tutto inascoltati dalla Regione. Il timore – attacca il capogruppo pentastellato – è che oltre ai calcoli elettorali ci sia un vero e proprio piano che punta a far naufragare un’azienda strategica per l’intero territorio con l’obiettivo di far mettere a qualcuno le mani sul patrimonio immobiliare di Imm con buona pace dell’azienda e dei suoi lavoratori».

Art. da : “La Voce Apuana” 28 agosto 2020 https://www.voceapuana.com/politica/2020/08/28/basta-giochetti-elettorali-la-regione-lavori-seriamente-per-il-futuro-di-imm/32046/?share_from=facebook&fbclid=IwAR2HS2xvAVv98cpeNYh6bX769huDUjgEveXWgR2rqCBc3ggeoSTQjjSPWVM

Ieri è stato adottato dal consiglio comunale il Piano Operativo Comunale, uno strumento urbanistico di fondamentale importanza per disegnare la Carrara di domani.

In questo piano si parla di contenimento di consumo del suolo, di resilienza della città, di rigenerazione urbana, di sviluppo economico basato sulla tutela ambientale.

L’ambiente è al centro di questo piano. Dentro ci sono moltissime cose a lungo attese: c’è il parco a Villa Ceci, c’è il recupero della ex-stazione della marmifera di San Martino, c’è la salvaguardia delle aree agricole della zona di Anderlino, c’è la previsione di togliere dal degrado il parcheggio dei camion sul lungomare, c’è il recupero del vecchio tracciato della marmifera come pista ciclo-pedonale che unisca la stazione al centro storico, stazione che è previsto venga modificata, con nuovi parcheggi e un migliore collegamento al tessuto urbano. C’è il recupero della ex-segheria corsi, ci sono nuove aree verdi e nuovi parcheggi, di cui la città ha moltissimo bisogno. C’è una grande attenzione al rischio idraulico che la città molto ha pagato negli anni. E molto altro che è impossibile riepilogare in poche righe.Nel frattempo, solo ieri, è uscita sulla stampa la notizia che partiranno in tempi ormai brevi i lavori (lotto 4 del waterfront) per restituire la passeggiata sul molo ai cittadini. Anche grazie all’adozione da parte del consiglio comunale del DPSS, uno dei primi comuni italiani (se non il primo) ad aver approvato questo nuovo strumento urbanistico di interfaccia tra porto e città. Una passeggiata straordinaria, sospesa sul mare da cui nelle giornate terse si possono ammirare da un lato le isole dell’arcipelago toscano e dall’altra sembra di toccare le Alpi apuane, tornerà quindi fruibile da cittadini e turisti dopo oltre 30 anni di chiusura.La settimana scorsa è stato approvato dal consiglio il progetto di tracciabilità del marmo, grazie alle nuove tecnologie, sarà possibile tramite una APP scaricabile da chiunque vedere tutta la storia di un blocco di marmo a partire dalla cava da cui è stato estratto. Una vera rivoluzione non solo in termini di trasparenza.Poche settimane fa sono stati approvati i Piani dei Bacini Estrattivi e il Regolamento Agri Marmiferi, anche questo lungamente atteso. Su questo tema ci sono sensibilità differenti, gli industriali si lamentano tanto quanto gli ambientalisti, ma credo sia stato fatto il massimo restando nella cornice che il quadro normativo regionale e nazionale ci consentiva. In particolare nei PABE ci sono delle previsioni di cui credo non sia stata del tutto compresa la portata.Nel frattempo stanno andando avanti i lavori per migliorare i servizi della spiaggia libera “ex-idrovora” dove verranno installate nuove strutture, finalmente degne di una località balneare, con docce, servizi, spogliatoi, area beach-volley, area fitness e una piccola struttura adatta ad accogliere un punto ristoro. Tutto in materiale ecologico con grande attenzione alla accessibilitàSta partendo sempre in questi giorni il nuovo servizio di raccolta porta-a-porta dei rifiuti in gran parte della città, che consentirà di raggiungere finalmente percentuali di raccolta differenziata non solo in linea con la legge, ma degne di un paese civile.Si stanno facendo ancora in questi giorni i lavori per restituire il palco della musica alla città nel mentre che si stanno rifacendo strade e marciapiedi in molte zone, in particolare marina est ed è stato accesso il mese scorso il mutuo per rifare finalmente la scuola Giromini, anch’essa chiusa da molti anni. E’ stato approvato sempre in questi giorni il progetto per riaprire la curva nord dello stadio e in queste settimane si stanno facendo lavori di efficientamento energetico e messa in sicurezza di diversi edifici scolastici.Infine è uscita nei giorni scorsi la notizia che partiranno a brevissimo i lavori per la rotatoria all’uscita dell’autostrada, dove è previsto anche un parcheggio scambiatore, come hanno ormai tutte le città moderne. Oltre che una questione di sicurezza e di praticità, la mancanza di questa rotatoria è stato il motivo adotto in tutti questi anni dalla proprietà del “marble hotel” per non completare i lavori. Anche questo ostacolo sta per essere rimosso.Certo i problemi irrisolti sono moltissimi, certamente tutto quanto fatto è perfettibile, forse si poteva anche fare più fretta, ma di sicuro questo ultimo mese ha visto concretizzarsi un lavoro che durava da anni, lavori in cui il Consiglio Comunale è stato protagonista, assieme al sindaco e assessori, che mi sento di ringraziare in ogni suo componente.

Il mio intervento in aula sul Rendiconto per l’ezercizio finanziario 2019 della Regione Toscana

La corte dei conti bacchetta la Regione, la giunta Rossi si dimentica di Carrara perchè amministrata dal M5S ?

La corte dei conti ha duramente bacchettato la Regione Toscana sul rendiconto finanziario 2019. La corte ha rivelato il mancato accantonamento della quota relativa al fondo per le perdite delle società partecipate. A fronte delle perdite prodotte dalle società partecipate e già registrate dai rispettivi bilanci alla chiusura dell’esercizio 2019 l’accantonamento doveva essere pari almeno a 13.874.708,21 euro invece non hanno accantonato nulla. Inoltre c’è stato un sospettoso disinteresse della giunta Rossi / PD per la Fiera Internazionale Marmi e Macchine; fiera spolpata dalla vecchia politica su cui ricade tutta la responsabilità del disastro finanziario.

La Regione Toscana detiene partecipazioni dirette in 19 società operanti nei settori finanziariocreditizio, fieristico-espositivo e congressuale, infrastrutture-trasporti-comunicazioni, termale, ricerca-innovazione e tecnologia, sviluppo economico. In sette di queste società, la Regione può esprimere in sede assembleare la maggioranza assoluta dei diritti di voto, mentre in cinque ha la maggioranza relativa. Tra le società merita attenzione Fidi Toscana S.p.a. (con perdite di esercizio pari a circa 9,5 milioni) la cui partecipazione subisce una svalutazione pari a circa 17 milioni rispetto all’esercizio 2018, la più rilevante tra tutte le società partecipate e controllate, tale da incidere da sola per un 75 per cento sul totale della variazione intervenuta nel 2019. Ecco il giudizio della Corte dei Conti:

FIDI TOSCANA

La situazione di Fidi Toscana S.p.a. continua a destare forti preoccupazioni. La società, infatti, non risulta in utile dal 2014 (solo nel 2016 il bilancio si è chiuso con un modesto utile) e incontra notevoli difficoltà nell’adeguarsi alle previsioni del Piano di razionalizzazione. Il Piano industriale è stato, infatti, presentato solo nel mese di novembre 2019, allorché la Regione aveva posto proprio l’adozione del Piano quale condizione per l’acquisto di un pacchetto di azioni della società, così scongiurando il rischio della messa in liquidazione della stessa.

MONTECATINI TERME

La società continua a mostrare risultati ampiamente negativi ed una incapacità nell’invertire l’andamento operativo e finanziario. La novità rilevante è costituita dalla prevista adozione 78 di un Piano di ristrutturazione ex art 14 TUSP e di un accordo di ristrutturazione, ex art. 67 della legge fallimentare, entro il 30 novembre 2020; in caso di mancata approvazione del Piano suddetto entro il 30 dicembre 2020, verrà deliberato lo scioglimento e la messa in liquidazione della società. In riferimento alla scelta compiuta dall’Amministrazione, la Sezione non può che rinnovare i propri dubbi in merito all’impostazione che regge l’azione di razionalizzazione portata avanti dalla Regione. La vicenda delle Terme di Montecatini S.p.a. plasticamente conferma suddetta opinione, posto che – a fronte di una prima scadenza a marzo 2020 rimasta inevasa – la Regione ha deciso di procrastinare la messa in liquidazione della società termale, offrendo l’ennesima possibilità ad una compagine sociale evidentemente incapace di portare avanti un progetto societario sostenibile. Tale scelta ha ripercussioni sul bilancio regionale considerando che – come riferito nelle controdeduzioni – il giorno 5 giugno 2020 è stato approvato il bilancio della società con una perdita di euro 4,25 milioni dei quali 2,85 milioni a carico del bilancio regionale (fondo perdite). Sul punto, peraltro, meriterebbe approfondimento la questione circa l’individuazione delle responsabilità delle scelte (se in capo ai soci, agli amministratori o ad entrambi).

AREZZO FIERE E CONGRESSI

La società versa in una grave situazione economico-finanziaria che, in sede di razionalizzazione, ha determinato la prescrizione dell’adozione da parte della società di un piano ex art. 14 TUSP. Tale piano è stato adottato una prima volta ricevendo parere negativo dalla Regione, in quanto risultava “privo di una strategia aziendale tale da rilanciare la società nel mercato fieristico e di abbattere lo stock di debito pregresso”. Sul nuovo piano la Regione ha espresso parere positivo sebbene, ne abbia disposto uno stretto monitoraggio “al fine di poter agire con tempestività in caso di evidenti scostamenti”. Sul punto la Sezione esprime perplessità sulla positiva valutazione del Piano nella misura in cui i risultati attesi non dipendano solo da un riallineamento della struttura dei costi ed un aumento dei ricavi per nuovi eventi, ma soprattutto da una serie di operazioni straordinarie volte alla cessione di asset tra i quali: la “Collezione Oro d’Autore” alla Regione, l’Auditorium al comune di Arezzo, le manifestazioni OroArezzo e GoldItaly alla società I.E.G. S.p.a. Appare, infatti, in tutta evidenza che il ricorso a siffatto genere di 79 operazioni risponda ad esigenze di breve periodo piuttosto che a strategie di medio e lungo termine, in una prospettiva di prosecuzione dell’attività. Inoltre, il risanamento della società e il successo del piano dipendono da operazioni messe in atto nei confronti degli stessi soci; operazioni che sembrerebbero rappresentare un mero soccorso finanziario discutibile sia in termini finanziari che normativi, considerando che lo stesso rappresenterebbe il piano finanziario, in un corto circuito in cui l’interesse pubblico e il risanamento societario scomparirebbero. Allo stesso modo, nell’ottica di un piano industriale che rilanci l’azione della società, appare contraddittorio che la stessa partecipata “venda” le due manifestazioni principali che hanno caratterizzato negli ultimi anni l’attività della società nel territorio aretino.

INTERNAZIONALE MARMI E MACCHINE CARRARA

Sul punto la Sezione, anche e soprattutto in funzione dei chiarimenti offerti dalla Regione in sede istruttoria, ritiene doveroso rilevare alcune criticità stigmatizzando il comportamento tenuto dalla Regione in questa occasione in quanto in contrasto con i precetti di legge. Difatti la Regione ha attivato il fondo perdite per finanziare il risultato negativo della società in quanto vi è una “situazione di tensione finanziaria della società, la quale necessita di un apporto di liquidità da parte dei soci”. Tale valutazione si pone in forte contrasto sia con la funzione assolta dal fondo perdite societarie, sia con il “divieto di soccorso finanziario” sancito dall’art. 14 TUSP Come noto, il ripiano di perdite da parte dell’ente socio rappresenta una scelta assolutamente non obbligatoria, anche laddove lo stesso rappresenti l’unico socio. Tale principio è conosciuto dalla Regione. Ciò che la Regione non considera, invece, è la circostanza – tutt’altro che irrilevante in verità – che l’accantonamento a fondo perdite ex art. 21 TUSP risponde all’unica esigenza di salvaguardare il bilancio dell’ente socio dai contraccolpi derivanti dalla gestione societaria, peraltro, riducendo le capacità di spesa annua dell’Ente stesso (circostanza anch’essa non trascurabile). Detto fondo, dunque, non è in sé vincolato al ripiano delle finalità d’esercizio del soggetto partecipato, con la conseguenza che la scelta di procedere a copertura delle perdite deve, comunque, venire ricondotta ad autonome valutazioni di convenienza dell’interesse generale debitamente motivate.

rptnb

Da oggi è on line il sito giacomogiannarelli.it
Uno strumento, a sostegno del MoVimento 5 Stelle, che ci accompagnerà in questo viaggio per lasciare un importante testimonianza del lavoro svolto fino ad ora ed una, spero, grande eredità politica a chi verrà. 

Non avevo mai pensato prima di creare questo spazio personale, concentrato come ero nel lavoro e nel dare credibilità e visibilità al MoVimento 5 Stelle Toscana tutto, che nel 2015 era entrato per la prima volta in Consiglio Regionale della Toscana. 
I pochi spazi di visibilità sono stati conquistati duramente, con sudore, grazie alle attività delle 2 commissioni d’inchiesta o alle iniziative come l’Eco Impresa Tour, i sopralluoghi sui territori, le denunce o le proposte nelle istituzioni. 

Questa esperienza in Regione sta per volgere alla fine, mi sono fermato, mi sono guardato indietro e mi sono reso conto dell’ enorme lavoro svolto: per questo motivo ho deciso di documentarlo e farlo conoscere il più possibile. Nel blog troverete per ora pochi articoli, una minima parte di quanto scritto in questi anni. Documentare tutto sarà forse impossibile, ma aggiungerò gradualmente gli articoli più significativi sui diversi temi trattati e le posizioni politiche che abbiamo difeso.

Scopritelo, leggetelo, condividetelo, diffondetelo, fatemi sapere cosa ne pensate; cercate la vostra storia tra le mie. 
Abbiamo fatto tanta strada insieme e tanta ne faremo ancora. 

Guardate l’intervento a RTV38. Ho parlato di lavoro, sviluppo economico, economia circolare, infrastrutture del territorio toscano, vi invito a seguire questo video.

 

Ponte di Avenza: Subito i lavori e sostegno economico per i commercianti. Il progetto di rifacimento del ponte di via Menconi sul torrente Carrione non può più aspettare oltre.

Si tratta di un intervento per la messa in sicurezza del territorio. Occorrerà fare il possibile per contenere i disagi, rivedendo dove possibile l’assetto del cantiere per agevolare gli spostamenti così e prevedendo come un sostegno economico da destinare alle attività che a causa dei lavori subiranno un disagio o una perdita di fatturato. 

Dobbiamo dare la priorità alla sicurezza del territorio per evitare che si ripetano tragedie come quella del 2014. Ricordo che il dissesto idrogeologico dal 2000 ha causato più di 400 morti in Italia.

Non dobbiamo sottovalutare neanche il rischio che corrono le scuole materne e gli asili nido, posti poco a valle del ponte oggetto dei lavori: un motivo in più per assumerci tutti le nostre responsabilità ed attuare speditamente l’intervento di messa in sicurezza del torrente. Confido che anche la Regione Toscana, la quale realizzerà l’intervento nell’ambito del masterplan del torrente Carrione, voglia venire incontro alle varie esigenze della cittadinanza, attivandosi così per l’istituzione del fondo e per contenere al minimo i disagi previsti.” “Inoltre, come hanno evidenziato gli stessi tecnici della Regione, il Carrione versa da decenni in stato di abbandono e deve essere messo in sicurezza. Storicamente le alluvioni a Carrara si sono registrate in autunno: 23 settembre 2003, 11 e 12 novembre 2012, 28 novembre 2012. Rimandare questi lavori significherebbe far passare un altro periodo a rischio senza sicurezza. Io e l’amministrazione comunale del MoVimento 5 Stelle ci dissociamo dal percorrere questa pericolosa strada. Noi riteniamo infatti che la messa in sicurezza del Carrione sia una priorità e che se i lavori che essa comporta, oggi dopo il lockdown imposto dal Covid, hanno dei contraccolpi particolarmente pesanti per tempistiche e modalità di esecuzione, allora si deve agire nell’ottica di una compensazione per le attività direttamente interessate, non certo facendo trascorrere un altro autunno di notti insonni ai carraresi”.

600 chilometri di costa Toscana sono a rischio. Più di 200 milioni di risorse pubbliche sono state spese senza risultati. Questo è l’ennesimo fallimento di una politica regionale non attenta alle grandi sfide ambientali che hanno un effetto diretto sulle casse pubbliche e sulle imprese. Sebbene, anche grazie al nostro sollecito, la giunta regionale abbia finanziato tutti gli interventi dell’ultimo anno, siamo di fronte a interventi finanziari non risolutivi (anche se importanti per ripristinare alcuni tratti di costa).

Grazie a noi l’attenzione è rimasta alta ma dobbiamo fare di più e meglio. Ad oggi sono stati finanziati gli interventi di urgenza; penso che siano buchi nella sabbia che curano gli effetti ma non rimuovono la cause.

In questi 5 anni mi sono battuto anche per il problema dell’erosione costiera, naturale ed indotta. Ho presentato molti atti, anche per non peggiorare la situazione , ho partecipato ad eventi e convegni ma, sopratutto, ho fatto diversi sopralluoghi in tutta la regione. Bisogna vedere con i propri occhi per comprendere e rendersi conto della gravità della situazione. Studio, ascolto dei cittadini, degli esperti, confronto con aziende e conoscenza diretta per deliberare nel miglior modo possibile, questo dovrebbe essere il buon metodo della politica.

Mani pulite ma scarpe sporche

Un giorno vi racconterò qualche aneddoto sulle scarpe sporche dopo visite agli impianti di gestione dei rifiuti, sulle spiagge, in cave minerarie per il problema Tallio ecc… Torniamo al tema. Oggi è stata resa pubblica una ricerca che rivela dati impressionanti. In circa 50 anni l’Italia ha perso dai 35 ai 40 milioni di metri quadri di coste, spiagge e arenili, un danno al sistema Paese che si aggira sui 45 miliardi di euro. Lo rileva una ricerca svolta da BlueMonitorLab, il centro studi sulla Blue Economy in Italia (quella sull’economia del mare), sulla base dei dati e degli studi elaborati dalla start up Corema Spiagge. Effettuando una proiezione sui prossimi dieci anni, il fenomeno erosivo è destinato ad accelerare in modo esponenziale. Il ridotto apporto dei sedimenti al mare e l’irrigidimento dei litorali hanno determinato negli ultimi decenni importanti e preoccupanti cambiamenti delle morfologie di spiaggia emersa e sommersa e la conseguente instabilità degli arenili, a cui consegue un progressivo arretramento delle spiagge fino a minacciare la sicurezza di abitati e infrastrutture.

Gli effetti più eclatanti si osservano soprattutto dopo il manifestarsi di mareggiate, che sono di per sé fenomeni potenti, ma che dimostrano anche come sia aumentata la vulnerabilità del sistema sedimentario costiero. Infatti, su molti tratti, ormai basta un singolo evento per provocare decine di metri di arretramento della linea di riva.

Ci sono alcune notizie positive però: con il nuovo decreto semplificazioni verranno semplificate le procedure in materia di contrasto al dissesto idrogeologico, inclusi gli interventi contro l’erosione costiera e il Ministro Sergio Costa ha anche avviato il piano contro l’erosione costiera, l’osservatorio nazionale e destinato nuove risorse. Nonostante, i mille ostacoli, la tecnologia sull’eco-dragaggio sta prendendo piede grazie anche all’investimento statale. Ora la partita è da giocare insieme alle Regioni, dobbiamo ”spingere” affinchè questo tema diventi centrale tutto l’anno e non solo nella stagione delle mareggiate. Non molliamo.


Il Governo sblocca la Pontremolese. Premiato il costante lavoro ed il pressing a Roma, grande lavoro di squadra con il nostro Giancarlo Cancelleri.

il governo sblocca la pontemolose grazie a Cancelleri
il governo sblocca la pontemolose grazie a Cancelleri

Da sempre abbiamo sostenuto la necessità di potenziare la mobilità su ferro soprattutto nelle zone disagiate. Grande è dunque la soddisfazione dell’inserimento della Pontremolese nelle opere da attuare al più presto. Siamo certi che in breve tempo la linea ferroviaria che collega Parma con la dorsale Tirrenica nei pressi di La Spezia sarà così potenziata ed ammodernata.

Il nostro territorio necessita di infrastrutture capaci di reggere la sempre maggiore richiesta formulata da cittadini che desiderano spostarsi con facilità. La mobilità sostenibile è un diritto di ogni persona. Far crescere i collegamenti ferroviari significa anche dare maggiore forza al comparto turistico e innalzare il livello della qualità della vita dei cittadini pendolari. L’ammodernamento della linea Parma-La spezia ridurrà i tempi di percorrenza per le persone e favorirà il proliferare di convogli merci più moderni.

La scelta del Governo premia il costante lavoro del MoVimento 5 Stelle nei territori periferici e l’incalzante pressing durante gli innumerevoli incontri nei Ministeri a Roma.