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Concordo con la lettera di Bivona.

Su MPS avevamo detto questo:https://giacomogiannarelli.it/commissione-inchiesta…/
Grazie Beppe Grillo

rptnb

Da oggi è on line il sito giacomogiannarelli.it
Uno strumento, a sostegno del MoVimento 5 Stelle, che ci accompagnerà in questo viaggio per lasciare un importante testimonianza del lavoro svolto fino ad ora ed una, spero, grande eredità politica a chi verrà. 

Non avevo mai pensato prima di creare questo spazio personale, concentrato come ero nel lavoro e nel dare credibilità e visibilità al MoVimento 5 Stelle Toscana tutto, che nel 2015 era entrato per la prima volta in Consiglio Regionale della Toscana. 
I pochi spazi di visibilità sono stati conquistati duramente, con sudore, grazie alle attività delle 2 commissioni d’inchiesta o alle iniziative come l’Eco Impresa Tour, i sopralluoghi sui territori, le denunce o le proposte nelle istituzioni. 

Questa esperienza in Regione sta per volgere alla fine, mi sono fermato, mi sono guardato indietro e mi sono reso conto dell’ enorme lavoro svolto: per questo motivo ho deciso di documentarlo e farlo conoscere il più possibile. Nel blog troverete per ora pochi articoli, una minima parte di quanto scritto in questi anni. Documentare tutto sarà forse impossibile, ma aggiungerò gradualmente gli articoli più significativi sui diversi temi trattati e le posizioni politiche che abbiamo difeso.

Scopritelo, leggetelo, condividetelo, diffondetelo, fatemi sapere cosa ne pensate; cercate la vostra storia tra le mie. 
Abbiamo fatto tanta strada insieme e tanta ne faremo ancora. 

Guardate l’intervento a RTV38. Ho parlato di lavoro, sviluppo economico, economia circolare, infrastrutture del territorio toscano, vi invito a seguire questo video.

 

Inchiesta rifiuti, Giannarelli (M5S): “Conferma definitiva del malaffare, in Ato manca il Piano anticorruzione”


Inchiesta rifiuti, Giannarelli (M5S): “Conferma definitiva del malaffare, in Ato manca il Piano anticorruzione”
“Le ultime notizie sull’inchiesta riguardante la gara d’appalto ATO Toscana Sud rifiuti per il gestore unico sono conferma definitiva del malaffare che il sistema creato da PD”

Le ultime notizie sull’inchiesta riguardante la gara d’appalto ATO Toscana Sud rifiuti per il gestore unico sono conferma definitiva del malaffare che il sistema creato da PD – Art.1 ha consentito e tollerato in ambito rifiuti.

 Una gara da 3,5 miliardi “clamorosamente truccata” “inquinata da conflitti di interesse e dalla corruzione” nasce in un contesto normativo ed esecutivo con delle responsabilità politiche e amministrative chiare” così Giacomo Giannarelli, Presidente del gruppo consiliare regionale M5S, in conferenza stampa.

“A questo proposito vi diamo una notizia– ha aggiunto il Cinque Stelle – emersa dal lavoro del Movimento 5 Stelle locale e regionale sul tema. ATO Toscana Sud manca di due atti fondamentali nel contrasto alla corruzione: il Piano Anticorruzione e la Carta della Qualità dei Servizi, strumenti di controllo dei cittadini e della politica su questi servizi pubblici locali, in particolare quando vanno a gara per cifre come 3,5 miliardi”.

“La legge 190/2012 impone agli enti locali misure di repressione e prevenzione dei fenomeni corruttivi, come appunto questi due atti assenti in ATO Toscana Sud. La loro mancanza richiama una responsabilità politica e amministrativa grave – legata al quadro corruttivo oggetto dell’inchiesta – da parte dei rappresentanti istituzionali in ATO Toscana Sud. In primis i Comuni “capofila” – Siena, Arezzo e Grosseto – ma anche la Regione Toscana. Non dimentichiamo che la Regione ha creato il sistema di gestione a tre macroATO, indicato in ATO Toscana Sud il modello da esportare negli altri due ambiti e ha funzioni di controllo dell’intero sistema” ha specificato Giannarelli.

“Qui si sono dimenticati il Piano Anticorruzione e la Carta della Qualità dei Servizi, si sono dimenticati di rilevarne l’assenza e c’è un’indagine penale proprio per corruzione sull’attività principale realizzata: la gara per il gestore unico. Ovviamente la maggior responsabilità politica di questo quadro è in capo a PD e affini. L’ultimo rapporto ISPRA certifica a proposito un dato inquietante: viene segnalata la “possibile correlazione” tra il basso tasso di raccolta differenziata in ATO Toscana Sud e l’alto tasso di impianti di incenerimento e discarica. In quest’area abbiamo quattro inceneritori – Arezzo, Castelfocognano, Scarlino e Poggibonsi – più due discariche (Terranova Bracciolini e Civitella Paganico), e il gestore fa una raccolta differenziata intorno al 30%. Il conflitto di interessi dove non c’è separazione tra chi gestisce gli impianti di smaltimento e chi gestisce la raccolta ha portato a questo risultato. Con una raccolta differenziata alta infatti questi impianti non servirebbero. Ne è riprova che in ATO Toscana Sud si brucia circa la metà dei rifiuti inceneriti in Toscana. Un cortocircuito che porta i cittadini a pagare la bolletta più cara d’Italia, a fronte di un servizio nei numeri pessimo. Tra l’altro la Provincia peggiore in termini di raccolta differenziata è quella di Grosseto, che ci risulta guidata fino ad ottobre 2014 dall’attuale capogruppo PD Leonardo Marras” ha precisato il Cinque Stelle.

“I rifiuti sono indubbiamente il più grande fallimento di governo PD (e “diversamente PD” Rossi) in Toscana” ha sottolineato il vicepresidente del gruppo M5s Toscana “hanno creato un sistema fallimentare, guidato da figure apicali legate al partito, in diversi casi finiti sotto inchiesta. Su ATO Sud ne cito due: l’ex parlamentare Fabrizio Vigni, per quanto commesso da presidente di Sienambiente; Moreno Periccioli, ex assessore regionale, per quanto commesso da Presidente di Scarlino Energia”

A margine della conferenza stampa, Giannarelli ha chiuso con una battuta: “abbiamo visto questa settimana la grande attenzione del PD su Cantone. Forse si riferivano a Cantone Raffaele, responsabile dell’Autorità Anticorruzione. Capiamo nel caso la preoccupazione. Perché non rispondono su questo scandalo rifiuti? Spieghino perché i cittadini in ATO Sud pagano la tassa più alta d’Italia in ATO Sud e perché nei ruoli apicali del sistema rifiuti toscano troviamo figure del loro partito che sono sotto inchiesta. Come sempre a pagare gli errori e orrori di PD e affini ci sono cittadini e lavoratori: il caso Castelnuovese, con 50 persone mandate a casa, ne è lo specchio. E parliamo di un azionista di Sei Toscana. Anche lì il PD potrebbe spiegarci il perché”.

Acquedotto del Fiora

Gravissimo il comportamento di sindaci e assessori di centrodestra e centrosinistra che hanno deciso il via libera al rinnovo della concessione fino al 2031 ad Acquedotto del Fiora. Sono intervenuto sul via libera all’allungamento del contratto al gestore del servizio idrico integrato per i prossimi anni.

Promettono investimenti sul territorio, ma i cittadini non gioveranno proprio di un bel niente.

Secondo i dati dell’Autorità idrica per la Toscana: Paghiamo le tariffe più care d’Italia a otto gestori. Realtà per circa il 40 per cento di proprietà di privati che ogni anno fanno utili per circa 70 milioni di euro. Gli investimenti? Sono cento milioni di euro in meno rispetto a quanto sarebbe necessario ogni anno per garantire a tutti fognature, depurazioni e una rete efficiente.

Abbiamo un problema anche sulla qualità dell’acqua che è sì potabile, ma ha un sapore spesso sgradevole, per non parlare della rete: un colabrodo che fa perdere migliaia e migliaia di litri di acqua, segno di un malgoverno diffuso. Ricordo che le zone della Maremma e del Senese sono in perenne emergenza idrica, situazione che rende difficoltoso anche il mantenimento di adeguati livelli di servizio per i turisti che, in particolare d’estate, affollano quelle zone della Toscana.

Senza considerare i depuratori Che non funzionano in modo adeguato. Il Movimento 5 stelle, che da tempo ha presentato anche in Regione una proposta di legge per l’acqua pubblica, attende da anni sia rispettato l’esito referendario del 2011, quando 26 milioni di italiani votarono sì ai due quesiti che chiedevano di abolire la possibilità di dare la gestione dei servizi idrici ai privati. È per continuare a difendere gli interessi dei cittadini e la loro scelta che presenteremo un’interrogazione orale al governatore della Regione Enrico Rossi così da capire, finalmente, da che parte sta.

Intervenire sul palco di Palermo è stata un’esperienza che porterò sempre nel cuore.

Ciao a tutti sono emozionato perché siamo tantissimi.

Sono Giacomo Giannarelli portavoce del Movimento 5 Stelle in regione Toscana e sono il presidente della commissione d’inchiesta sulla banca Monte dei Paschi di Siena. Per la prima volta nella storia è stata istituita una commissione di inchiesta istituzionale per indagare sullo scandalo bancario più grande d’Europa secondo al mondo solo dopo quello della Lehman Brothers. Sono spariti circa 50 miliardi di euro di ricchezza della comunità toscana della comunità italiana.

Questa commissione è stata istituita solo grazie al movimento cinque stelle che ha le mani libere e ha voluto con forza questa commissione di inchiesta. Devo ringraziare per il lavoro fatto in rete con il nostro metodo a 5 stelle, gli attivisti di Siena, Toscana e i portavoce come Carlo Sibilia, Villarosa, Pesco, Valli. Abbiamo fatto un lavoro incredibile mi hanno aiutato a mettere insieme una serie di tasselli più o meno noti e quello che è venuto fuori è un grande mosaico, è un’immagine che rappresenta non solo il sistema banca Monte dei Paschi di Siena ma l’intero sistema Italia e quando parliamo di banca Monte dei Paschi di Siena, tutt’oggi, significa parlare del sistema Italia.

Abbiamo accertato tre cose gravissime:

  1. la prima la responsabilità dei partiti nell’aver dissipato e distrutto la banca più antica del mondo e l’intero patrimonio della fondazione Monte dei Paschi di Siena. E il principale responsabile è il Partito Democratico.
  2. Abbiamo accertato l’influenza dei poteri forti quali massoneria, opus dei e altri circoli influenti non democraticamente rappresentativi che hanno interferito in modo sostanziale nelle scelte della banca.
  3. Abbiamo accertato la responsabilità degli organismi di vigilanza quali Banca d’Italia, Consob, Ministero dell’economia e della finanza.

Vi racconto cosa è successo con la vicenda Banca Antonveneta quando MPS viene spinta a comprare una banca da un banchiere vicino alla finanza del Vaticano perché si scelse di sacrificare la banca Monte dei Paschi di Siena per salvare gli affari del Banco Santander che aveva comprato una banca a una cifra, circa 6 miliardi di euro, e la stessa banca poco dopo è stata venduta a 9 miliardi di euro alla Banca Monte dei Paschi di Siena e questa operazione è avvenuta con l’autorizzazione di Bankitalia che diede l’ok senza verificarne il reale contenuto senza verificare effettivamente quanto valeva questa banca. E’ stata una banca comprata a scatola chiusa. Immaginate di dover comprare un appartamento lo comprate ad un prezzo di 100.000 € però vi accorgete che prima di andarci a vivere in questo appartamento dovete fare una serie di opere di ristrutturazione che complessivamente costano altri 200.000 € e quindi il costo complessivo è stato di 300.000 €.

Il sistema bancario con Banca Italia con al vertice Mario Draghi doveva vigilare che la banca potesse permettersi questa operazione che fosse un’azione prudente sana da buon padre di famiglia e così non è stato e le paste con questa operazione che ha avuto un costo di 18 miliardi di euro. Sono cifre spaventose per ottenere questi soldi si sono rivolti al mercato e 40.000 risparmiatori hanno avuto fiducia e hanno investito 1,5 miliardi di euro in obbligazioni per fare questa operazione fallimentare e questi strumenti dei risparmiatori scadranno nel 2018 e 40 mila persone non sanno che cosa ne sarà dei loro risparmi, per noi è inaccettabile!

Alcune cifre di questa vicenda: 1472 l’anno di nascita della banca MPS, una banca che a 544 anni di storia che ha resistito a guerre e carestie ma non al partito democratico che l’ha usata come un bancomat. 47 sono i miliardi di euro di crediti deteriorati, prestiti che hanno dato agli amici di partito e che difficilmente verranno restituiti, provate voi se avete una buona idea ad andare a chiedere un prestito alla banca e vedete cosa mi rispondono. -99,73% il valore del titolo che ha perso in 10 anni. 8000 lavoratori a rischio.

C’è una preoccupante continuità con il passato: oggi Matteo Renzi purtroppo toscano e me ne scuso, un premier non è eletto da nessuno, sta gestendo la più grave crisi del sistema bancario con gli strumenti della vecchia politica; sono solo cambiate le aree di influenza, prima comandava D’Alema e Bersani e ora comanda Renzi che sta gestendo questa grave crisi con soggetti che il giorno prima li troviamo ai vertici delle istituzioni pubbliche come Grilli che era ministro dell’economia delle finanze e poi il giorno dopo li troviamo ai vertici delle banche private come JP Morgan.

Abbiamo fatto anche cinque proposte che trovate nella relazione finale (leggetela e diffondetela http://www.movimento5stelletoscana.it…)

Vi saluto dicendo: ZERO POLEMICHE e 100% BATTAGLIE. Ce la stiamo facendo.